L'efficacia della nattokinasi in vitro,
si è fatta strada come una possibile arma contro il virus. Si tratta di una proteina che si ipotizza possa contribuire a ridurre gli effetti dell'infezione virale.
Ma quali sono i suoi reali benefici e come funziona?
Il virus SARS-CoV-2 può entrare nelle cellule che hanno un recettore chiamato ACE2, che si trova principalmente nelle cellule dei polmoni e di alcune parti dell'apparato digerente. È per questo motivo che l'infezione da COVID-19 può causare sintomi respiratori e intestinali.
La proteina Spike del virus permette al virus stesso di legarsi al recettore ACE2 sulla superficie delle cellule ospiti. Pertanto, molecole che impediscono questo legame possono svolgere un ruolo fondamentale nel contrasto al COVID-19, prevenendo l'ingresso del virus nelle cellule.
La Nattokinasi, sembra avere questa capacità. Recentemente, uno studio condotto in Giappone ha esaminato l'efficacia della nattokinasi in vitro, utilizzando cellule con recettori ACE2 alle quali è stato introdotto il virus SARS-CoV-2.
I risultati dello studio hanno rivelato che la Nattokinasi:
Contribuisce in modo significativo alla degradazione della proteina Spike del virus SARS-CoV-2.
Degrada sia la proteina Spike che il recettore ACE2.
Non causa effetti citotossici nell'ambiente cellulareN